15 Gennaio 2025
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caldaie a gas salve fino al 2040

L'accordo è stato trovato. E l’Unione europea dovrà avere edifici sempre più «green». Il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione europea hanno raggiunto ieri l’accordo sulla direttiva sulle case green per l’efficientamento energetico degli edifici (EPBD – Energy Performance of Buildings Directive) che fissa nuove regole e parametri per costruzioni esistenti e nuove. L’obiettivo è ridurre i consumi energetici e arrivare ad un parco immobiliare ad emissioni zero entro il 2050, considerando che, secondo gli studi, gli edifici rappresentano il 40% dell’energia consumata e il 36% delle emissioni dirette e indirette di gas serra legate all’energia nell’Unione europea.

La revisione della direttiva allenta però alcuni dei «paletti» che molto avevano fatto discutere e preoccupato l’Italia che detiene edifici molto vecchi e di cui moltissimi ancora in classe G, la più inquinante. Si allungano così tempi e scadenze e vengono rivisti alcuni obblighi, a partire da quello sulla fine delle caldaie a gas.
Nonostante ciò per il relatore all’Europarlamento Ciarán Cuffe «abbiamo raggiunto un risultato straordinario, un progetto per la decarbonizzazione del patrimonio edilizio a livello mondiale». E la commissaria Ue all’Energia Kadri Simson commenta: «Sono una serie di misure concrete che migliorano la vita dei nostri cittadini, riducendo le bollette energetiche e stimolando l’economia». Esulta la relatrice ombra Isabella Tovaglieri (Lega): «La casa degli italiani è salva dagli estremismi ideologici»
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